Come pregare

Orazione Day #1: Cominciamo a pregare!

Bene. Si comincia! Pronta? 

Prima di iniziare, un paio di regoline te le devo dare…

Innanzitutto, mettiti comoda! Scegliti il posto per te migliore: la tua stanza, una panchina in un parco vicino casa o scuola, un prato al sole, una stanzetta, o una cappella di una chiesa, davanti al Tabernacolo.

Sei comoda? Devi essere in una posizione comoda e a tuo agio. 

Poi, fai silenzio attorno a te: spegni la musica, chiudi la porta e cerca di creare il massimo di silenzio.

Ora prendi un quadernino vuoto: sarà il quadernino della tua orazione. Non prendere un foglio volante: domani l’avrai già perso, ti conosco. Prendi invece un quadernino nuovo, o un block notes, dove ti appunterai quello che ti viene in mente dalla tua orazione, quello che vuoi imprimerti nella memoria. E’ importante!

Da ultimo, metti offline il telefono. 

Lo so, è uno sforzo praticamente sovrumano. Ma necessario. In 10 minuti non ti cercherà nessuno (non sei mica Chiara Ferragni!) nè ti perderai le occasioni della vita in 10 minuti. 

Fatto?

Bene. 

Prima di cominciare ti chiedo una cosa: sai cosa ti aspetterà? 10 minuti di telefono offline“, starai pensando.

Invece, ti aspetta molto di più! In questi 10 minuti starai con il migliore degli amici, il migliore dei ragazzi, il papà più dolce che c’è, insomma, starai con il tuo Dio

Ci credi? Dio tutto per te: qui, ora, nel posto che tu hai scelto! Dio è di tutti e allo stesso tempo, vuole stare con te questi 10 minuti. Tu e Lui da soli. 

Chissà quante cose vi direte! Chissà quanto affetto ti darà! E alla fine, avrai una carica e una pace uniche! Nessun pomeriggio di shopping, nessuna chiacchierata con amici ti avrà mai fatto stare così. 

Ma che gli dico? Non so di cosa parlare con Dio, non mi viene in mente niente“, starai pensando.

Ottimo, allora cominciamo con la preghiera iniziale con cui chiediamo aiuto a Gesù e a Maria per fare con frutto la tua orazione. 

Recitiamola assieme, adagio:

Signore mio e Dio mio, credo fermamente che sei qui, che mi vedi, che mi ascolti. Ti adoro con profonda riverenza, ti chiedo perdono dei miei peccati e grazia per fare con frutto questa orazione. Madre mia immacolata, San Giuseppe, padre e signore mio, Angelo mio Custode, intercedete per me. 

Da questo momento, hai iniziato la tua orazione e stai già parlando a Gesù. Gli hai detto che credi davvero che Lui sia lì con te, che ti stia guardando e ascoltando. Gli hai chiesto scusa per le cose che Gli possono aver dato dispiacere e Gli hai chiesto aiuto per la tua preghiera, perché sia un vero dialogo con Lui, con l’Amico.

Ora raccontaGli di te: cosa hai fatto oggi e cosa ti aspetterà dopo. 

Prenditi tutto il tempo che vuoi per raccontaGli quello che ti passa per la testa. Proprio tutto? Beh, quello che vuoi!

(quando vedrai nel testo una linea come quella qua sotto, vorrà dire che ti dovrai prendere tempo per parlare con Gesù, solo dopo, continuerai a leggere)


Ricordati quello che ha detto S. Josemaria: 

Mi hai scritto: “Pregare è parlare con Dio. Ma, di che cosa?”. —Di che cosa? Di Lui, di te: gioie, tristezze, successi e insuccessi, nobili ambizioni, preoccupazioni quotidiane…, debolezze! E atti di ringraziamento e suppliche: e Amore e riparazione.

In due parole: conoscerlo e conoscerti: “stare insieme”!  (Cammino, n.91)

A Gesù interessa tutto di te. 

Possibile? mi dirai.

Ma certo. Ha avuto Lui l’idea di realizzarti così come sei! Non sarà allora naturale che si interessi a te?

Lascia che ti scriva qualche brano che potrebbe aiutarti a sentire l’Amore che il tuo Amico ha per te!

Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.

Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. (dal Vangelo di Giovanni, cap.15)

Rimanere in Gesù e Gesù in noi. Cosa significa? Prova a chiederlo al tuo Amico con cui stai leggendo queste righe. Chiedi a Lui cosa significano queste Sue parole per te, per la tua vita di adesso. 

In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.

Rileggi con calma le righe che hai appena letto. 

Non possiamo amare, se non ci sentiamo amati. “Così anche io ho amato voi”, ti dice Gesù. 

Vuol dire che ti ha già amato. Già ti amava prima che iniziassero i vostri 10 minuti. 


Ma andiamo avanti e scopriamo qualcosa in più:

Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando.

Forse queste parole le hai già sentite tante volte. Prova a rileggerle come fossero la prima volta. Te le sta dicendo Gesù a te ora: 

Questo è il mio comandamento: che tu ami gli altri come io ti ho amata. Nassuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per la mia amica, per te. Tu sei mia amica, se farai ciò che ti comando.

Non suona ben diverso il Vangelo, se lo coniughi tutto come se Gesù dicesse queste cose proprio a te? 

Dì a Gesù come ti sei sentita leggendo queste parole. Parla con Lui e chiediGli di spiegartele. 

Prendi qualche appunto. Ricorda che hai il tuo quadernino. 

Ancora Gesù continua e ti spiega meglio quello che vuol dirti:

Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi.

Attenta che ora dice una cosa che è una bomba: leggi adagio parola per parola.

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga;

perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.

E ora leggile a Lui queste parole. Cerca con Lui il significato che vuole dire solo a Te. 


Vedi, la cosa bella del Vangelo è che non c’è un significato solo, per tutti. Ma è in grado di parlare a me e a te dicendo cose diverse, perché diversi sono i nostri cuori. Ti dirà quella cosa che serve proprio a te, oggi. 

Controlla l’orologio: quanto ti manca per finire i 10 minuti?

Immagino che ti manchi pochissimo, o forse Gli hai raccontato talmente tante cose, che sono già passati!

Oppure ti manca ancora tanto? Forse sei stata un po’ timida e non hai parlato molto con Lui. Pensa se ora ti viene in mente qualcos’altro che vuoi dirGli. Tanto ti conosce: sa che non sei affatto timida! 

Bene, ora che si fa? 

Ripensa a questi 10 minuti passati con Lui  e fai tesoro di quello che vi siete detti tu e Gesù in questa orazione. 

Scrivi sul tuo quadernino le cose che ti porti nel cuore e rileggi gli appunti che hai preso.  

E ora, saluta Gesù, dandoGli appuntamento a domani: diGli il posto e l’ora. 

Ci vediamo domani, Gesù, non mancherò! Lui sarà lì ad aspettarti.

Ora finisci la tua orazione con la preghiera finale:

Ti ringrazio, mio Dio, dei buoni propositi, affetti e ispirazioni che mi hai comunicato in questa orazione. Ti chiedo aiuto per metterli in pratica. Madre mia immacolata, San Giuseppe, padre e signore mio, Angelo mio Custode, intercedete per me.

Allora? Com’è andata? 

Sono sicura che ti sentirai più piena e carica!! Ora tornerai a quello che devi fare, ma con una carica diversa: sarai con Gesù a fare le cose!

Io ti saluto e… ci vediamo domani! Appuntamento con l’Orazione Day #2.

Sono contenta di fare questo viaggio con te, questa settimana. Ti accompagno con la preghiera.  Caterina