Eccoci di nuovo assieme!
Pronta per altri 10 minuti con Gesù? E’ tutto pronto? Sei nel tuo luogo che hai pensato per l’orazione? C’è silenzio attorno a te? Il telefono è offline?
Bene, allora si parte!
Altra orazione, altri regali!
Recitiamo assieme la preghiera di inizio orazione, adagio:
Signore mio e Dio mio, credo fermamente che sei qui, che mi vedi, che mi ascolti. Ti adoro con profonda riverenza, ti chiedo perdono dei miei peccati e grazia per fare con frutto questa orazione. Madre mia immacolata, San Giuseppe, padre e signore mio, Angelo mio Custode, intercedete per me.
Ecco, ora sei di nuovo tutta per Gesù e Lui è tutto per te. Da soli, a raccontarvi tante cose.
Ti lascio qualche minuto, prima di cominciare le nostre riflessioni assieme, per raccontarGli quello che hai fatto dalla scorsa orazione ad adesso. Racconta quello che vuoi! A Lui interessa tutto di te!
Non so in che giorno stai facendo questa orazione ma oggi pensiamo alla domenica! Ci si alza più tardi, si sta in famiglia, e si va a Messa!
E’ il giorno del Signore. Il giorno a cui dedichiamo a lui più tempo e andando a Messa.
Ma che senso ha andare a Messa? Perché ci vado?
Forse la mamma mi costringe, forse è tradizione di famiglia e non posso non andare, forse perché lì ci sono alcuni miei amici scout e ci vado per stare con loro, forse perché ci sono dei bei canti, e così via. O forse non sono neanche abituata ad andarci…
Cambiamo prospettiva.
Perché Gesù va a Messa? Ci hai mai pensato?
Perché si deve sempre scomodare a farsi cibo ogni domenica, in ogni chiesa, per tutte quelle persone, che a volte non hanno tanta voglia di andare a Messa? E’ un lavoraccio: chi glielo fa fare?
Sentiamo la Sua risposta, direttamente dalle Sue parole:
Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi». (Vangelo di Luca, cap.22)
Rileggi con calma queste parole di Gesù. Le hai sentite tante volte nella Messa, al momento della Consacrazione, ma, le hai mai ascoltate veramente? Ci hai mai riflettuto con Gesù?
Ora hai l’occasione di farlo.
Scrivi sul quadernino quello che hai pensato con Gesù.
Ti aggiungo anche quest’altro passo del Vangelo di Giovanni.
Leggilo piano, assaporandone ogni parola. E vedrai che scoprirai un enorme significato di amore per te!
Gesù disse: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.
Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell’ultimo giorno». (Vangelo di Giovanni, cap. 6)
Gesù pane, Gesù nutrimento per te. Non si sarebbe fatto pane, se non avesse voluto veramente entrare in te, nel tuo cuore.
E perché? “Che io non perda nulla di quanto il Padre mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno”. Cosa vuol dire questo? Gesù ci vuole portare su in Paradiso con Lui! Gesù ti vuole con sé, per tutta l’eternità!
Sai che Gesù ci ha lasciato le Sue parole nel Vangelo, nella Bibbia, ma poi, visto che abbiamo bisogno sempre di saperne di più, di avere nuove conferme (povero Gesù, lo facciamo proprio esasperare!), ha parlato a tanti santi, in passato, ma anche ai giorni nostri.
Lascia che ti racconti una storia. Ti va?
Una di queste persone a cui Gesù ha parlato è Gabrielle Bossis. Non è santa, almeno, non lo è ancora. Era una simpatica signora vissuta tra il 1800 e il 1900. Era francese e non era una suora.
Era un’attrice, scrittrice e anche musicista! (Per questo mi sta tanto simpatica!). Non era sposata, di famiglia borghese, credeva in Dio e si dedicava a fare della beneficenza.
A Gabrielle, ad un certo punto della sua vita (più o meno aveva attorno ai 45 anni), evidentemente già affermata attrice e musicista, viene chiesto di scrivere una commedia per il teatro. Questa sua commedia ha successo, tanto da essere rappresentata sia in Francia che all’estero.
Al momento che interessa a noi, si trova su un piroscafo (gli aerei ancora non erano molto in voga) diretta verso il Canada, dove avrebbe avuto luogo una tournée della sua commedia.
Ascoltiamo direttamente da lei il breve racconto.
22 agosto 1936. Sul piroscafo. Durante il concerto di musica classica [forse era proprio lei che stava suonando], Gli offrivo in un fascio i suoni e la dolcezza che ne uscivano. Mi ha detto dolcemente: “Mia piccola figlia”. (Lui e io, diario)
Questa è stata la prima volta che Gesù le ha parlato.
Ti aspettavi un evento eccezionale, tipo un naufragio tragico (come il Titanic) dal quale Dio l’avrebbe salvata? Oppure, le sarebbe apparsa in una nube luminosa con tanto di effetti speciali?
Beh, in realtà le ha parlato proprio mentre lei stava facendo orazione. Stava offrendo al Signore il suo lavoro: un concerto che lei stava eseguendo per il pubblico su un piroscafo. E Lui l’ha chiamata dolcemente “Mia piccola figlia”! Non è meraviglioso?
Da quel momento, è cominciato tra i due un dialogo (proprio come quello che state avendo tu e Gesù in questo momento) che durerà tutta la vita.
E attraverso di lei, ci sono arrivati dei bellissimi dialoghi.
Te ne voglio lasciare qualcuno per la tua orazione con Gesù, per sentire meglio il Suo Amore per te nell’Eucaristia e nella Messa.
Giovedì Santo 1944. Fresne. Davanti al Tabernacolo.
“Mia piccola figlia, è l’amore, è l’amore che mi ha condotto qui. Il tuo Dio uomo ti ama: giusto abbastanza per soffrire e morire. L’Eucaristia è per consolarti di non essere stata sulla terra durante i Miei 33 anni. Saresti stata felice di vedermi come Mi vedeva Maddalena.
Sii dunque felice di possedermi. Sono sempre Io. Felici coloro che hanno creduto senza aver visto! Ho delle grazie speciali per loro. Gioisci dunque di questo grande amore che ti circonda. Cerca di rispondervi. Prendi tutto quello che puoi per assomigliarmi: amerò riconoscermi in te. Sai come i padri sono felici quando si dice loro che i bambini gli assomigliano?
E ancora, il Giovedì Santo del 1949 Gesù le dice:
“Hai pensato qualche volta al peso d’amore che ha potuto farmi arrivare all’istituzione dell’Eucaristia? Bruciavo di esser vostro, di restare in vostro possesso fino all’ultimo giorno, di essere come una cosa vostra. Di essere rinchiuso nel Tabernacolo ad attendervi, ad ascoltarvi, a consolarvi.
Wow! Non è fantastico? Ecco il perché Gesù ti aspetta in chiesa la domenica per la Messa: per entrare in te, per essere tutto tuo, per quel momento essere in te e tu in Lui.
Solo la domenica? Se tu lo vuoi, Lui è sempre lì, ad aspettarti, anche tutti gli altri giorni. Non va mai in vacanza!
Ora fermati un istante a riflettere con Gesù di quello che hai letto e delle emozioni che hai provato.
Ricorda che il tuo quadernino è sempre lì, vicino a te. Se vuoi usarlo…
Uno sguardo all’orologio: quanto ti manca per finire i 10 minuti?
Come sono passati questi minuti di orazione con Gesù? Sei riuscita a parlarGli e ad ascoltare quello che aveva da raccontarti?
Ti lascio una preghiera da recitare, se vorrai, prima di fare la Comunione. A me piace recitarla anche ogni mattina, per stare di più con Gesù lungo la giornata.
E’ la Comunione spirituale:
Vorrei, Signore, riceverti con la purezza, l’umiltà e la devozione con cui ti ricevette la Tua Santissima Madre, con lo spirito ed il fervore dei santi.
Se vuoi recitarla, è breve e penso ti possa aiutare.
Ho una proposta. Stai tremando già un po’ eh?
Proprio perché penso che tu sia davvero in gamba e che Gesù voglia a te tanto tanto bene, mi lancio a proporti un’idea per i prossimi giorni: ti andrebbe di andare a Messa un giorno durante la settimana? Così, a gratis, non perché lo devi fare, ma per ricevere in te una volta di più Gesù reale, vivo, nel Suo Corpo.
Se ti va, appuntati sul quadernino il giorno e l’ora in cui vorresti andare e in quale chiesa. Sarà un nuovo appuntamento con Gesù!
E ora, saluta Gesù, dandoGli appuntamento a domani: diGli il posto e l’ora.
Ci vediamo domani, Gesù, non mancherò! Lui sarà lì ad aspettarti.
Adesso finisci la tua orazione con la preghiera finale:
Ti ringrazio, mio Dio, dei buoni propositi, affetti e ispirazioni che mi hai comunicato in questa orazione. Ti chiedo aiuto per metterli in pratica. Madre mia immacolata, San Giuseppe, padre e signore mio, Angelo mio Custode, intercedete per me.
Allora? Com’è andata?
Buona ripresa di giornata, con Lui!
Io ti saluto e… ci vediamo domani! Appuntamento con l’Orazione Day #3.
Ti accompagno con la preghiera. Caterina