Come pregare

Orazione Day #3 dentro al Vangelo

Eccoci di nuovo insieme!

Come sta andando? Il terzo giorno è sempre un po’ di svolta: finora forse ti sarai fatta prendere un po’ dall’entusiasmo, ora cominciano a entrare pensieri del tipo: “tra mezz’oretta inizio” “ah, devo finire di studiare, non ce la faccio a fare orazione!”

Ma è qua che i tosti vanno avanti!

Queste vocine sono le piccole tentazioni del diavolo che non vuole vederci felici e ci tenta con mille piccole cose.

Allora, forza! Mettiamo tutto nelle mani di Gesù e cominciamo la nostra orazione!

Recitiamo assieme la preghiera di inizio orazione, adagio:

Signore mio e Dio mio, credo fermamente che sei qui, che mi vedi, che mi ascolti. Ti adoro con profonda riverenza, ti chiedo perdono dei miei peccati e grazia per fare con frutto questa orazione. Madre mia immacolata, San Giuseppe, padre e signore mio, Angelo mio Custode, intercedete per me. 

Da questo momento, hai iniziato la tua orazione e stai già parlando a Gesù.

Immagino che avrai tante cose nel cuore: vedi, mano a mano che si prega, giorno dopo giorno, le cose da dirsi si moltiplicano. Gli hai parlato anche di che sport fai? O di che hobby hai? E di quella tua amica? 

Vedi? C’è sempre di più da raccontarsi. Prendi il quadernino e…all’opera!


Oggi faremo un viaggio dentro al Vangelo!

Eh vabbè ma lo sappiamo a memoria ormai…lo ascoltiamo sempre tutte le domeniche e non è poi tutto ‘sto granché, starai pensando.

Scommettiamo che ci troveremo qualcosa di bello?? E sarai proprio tu a trovarlo! 

Tra pochissimo vedremo come!

Prima però, per convincerti ancora un pochino, ti riporto la voce, ben più autorevole di me, di S. Josemaria: 

Nell’aprire il Santo Vangelo, pensa che ciò che vi si narra — opere e detti di Cristo — non devi soltanto saperlo, ma devi anche viverlo.

Tutto, ogni passo riportato, è stato raccolto, particolare per particolare, perché tu lo incarni nelle circostanze concrete della tua esistenza.

Il Signore ha chiamato noi cattolici a seguirlo da vicino e, in questo Testo Santo, trovi la Vita di Gesù; ma, inoltre, vi devi trovare la tua stessa vita.

Anche tu imparerai a domandare, pieno d’amore, come l’Apostolo: “Signore, che cosa vuoi che io faccia?…”. — La volontà di Dio!, sentirai nella tua anima in modo perentorio.

Prendi, dunque, il Vangelo ogni giorno, e leggilo e vivilo come guida concreta. — I santi hanno fatto così. (Forgia, 754)

Ascoltiamo le parole del Vangelo che si riferiscono ai fatti dei giorni vicino al Natale. E’ appena nato Gesù e in questo  brano ascoltiamo l’annuncio della nascita di Gesù ai pastori.

C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia».

E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva:

«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama».

Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono dunque senz’indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. (Vangelo di Luca, cap. 2)

Leggi con attenzione il brano del Vangelo e poi prova a pensare e immaginarti di essere nella scena. 

Scegliti un personaggio, per esempio potresti essere una pastorella. 

Da dove vieni? Cos’hai fatto tutto il giorno? Come ti senti (è buio e fa freddo)? Forse sei un po’ annoiata dalla veglia alle pecore, forse un po’ sporca e stanca dalla giornata. Immagina con chi sei: altri amici pastori, oppure ci sono i tuoi genitori, nonni, ecc. 

E poi, sbam! Una luce pazzesca appare d’improvviso nella notte e senti delle voci!! 

Spavento. Paura. Gambe paralizzate. Bocca spalancata.

E senti questo annuncio. 

Forse non ti è proprio chiaro tutto di quello che ha detto l’angelo, ma almeno per curiosità di vedere questo bambino, tu e gli altri vi dirigete verso la grotta. 

E, sorpresa: cosa trovate? Che emozioni hai nel vedere la scena ormai ben nota della Natività? Guardala come fosse la prima volta e assapora ogni dettaglio.

Guarda la grotta. Poi guarda Maria. Poi il Bambino. E Giuseppe. E ci sono anche animali (certo, è una stalla). I colori. Gli odori. I vestiti di Maria e di Giuseppe.  

In quel momento come ti senti? A cosa pensi? Prova a immaginartelo e a scriverlo sul quadernino. 

Pensa che probabilmente sei la prima amica che Gesù abbia mai avuto! Diventi anche amica di Maria, che ha circa la tua età e ha avuto un figlio, che è niente meno che il Figlio di Dio! Ci parli e ti sta subito simpatica: immaginati il tono di voce, quello che ti dice, lo sguardo che ha e il suo sorriso. 

Dopo aver parlato un po’ con Maria, vai da Gesù e ti metti a giocare con Lui. Quasi senza accorgertene ti verranno alla mente tante cose da dirGli, perché davanti a un bambino, ci sentiamo subito a nostro agio.


A me aiuta tanto scrivere una storiella con me protagonista, nei panni, ora di una pastorella, ora di un maialino! E nella storia scopro il Vangelo per me, per la mia vita, come diceva S. Josemaria. 

Anche la nostra Gabrielle Bossis (di cui ti ho parlato ieri) ci viene in aiuto. In un punto del suo diario Lui e io, Gesù le dice: 

“Leggendo il Vangelo, avete la scelta su cui posare il vostro sguardo: i Miei miracoli, la Mia pietà per le peccatrici, le Mie austerità, i Miei silenzi, le Mie preghiere, le Mie lotte con gli avversari, la Mia fermezza, il Mio zelo nel servire il Padre, la Mia carità per gli uomini, la Mia preoccupazione di salvarli, le Mie angosce nel Getsemani per tanti ingrati, per tanti persi per sempre, proprio mentre stavo per versare loro tutto il Mio Sangue…

Al mattino, prendi una pagina della Mia vita: trattienila nella memoria così che ti tenga compagnia tutto il giorno, ispirandoti l’amore fedele, l’imitazione di Gesù Cristo. Essere un altro Cristo: tendi a ciò.” (Lui e io, diario)

Uno sguardo all’orologio: forse abbiamo un po’ sforato..

Ringrazia Gesù per quello che ti ha detto, per le emozioni che ti ha trasmesso e anche per i doni che non vedi ancora, ma che Lui, stanne sicura, ti ha già fatto!

E ora, saluta Gesù, dandoGli appuntamento a domani: diGli il posto e l’ora. 

Ci vediamo domani, Gesù, non mancherò! Lui sarà lì ad aspettarti.

Ora finisci la tua orazione con la preghiera finale:

Ti ringrazio, mio Dio, dei buoni propositi, affetti e ispirazioni che mi hai comunicato in questa orazione. Ti chiedo aiuto per metterli in pratica. Madre mia immacolata, San Giuseppe, padre e signore mio, Angelo mio Custode, intercedete per me.

Io ti saluto e… ci vediamo domani! Appuntamento con l’Orazione Day #4.

Non mancare!

Ti accompagno con la preghiera.  Caterina