Come pregare

Orazione Day #7 Apostolato e amicizia

Ultimo giorno di questa settimana di orazione assieme.

Ma, lo sai che poi continueremo sempre insieme, no?! Io non smetterò di pregare per te e fare il tifo per te! 

Bene, telefono offline, quadernino, posizione comoda, silenzio attorno a te e si parte!

Recitiamo assieme la preghiera di inizio orazione, adagio:

Signore mio e Dio mio, credo fermamente che sei qui, che mi vedi, che mi ascolti. Ti adoro con profonda riverenza, ti chiedo perdono dei miei peccati e grazia per fare con frutto questa orazione. Madre mia immacolata, San Giuseppe, padre e signore mio, Angelo mio Custode, intercedete per me. 

E’ venuto il momento di guardarti indietro: come sono andati questi giorni? Come eri partita una settimana fa? Che aspettative avevi? Come ti senti ora? 

Ok troppe domande, mi fermo allora e lascio a te la palla: rispondi e racconta a Gesù quello che ti viene dal cuore!


Abbiamo detto tante volte che l’orazione è il nostro momento di rifornimento del carburante. Senza benzina la macchina non va avanti, anzi, neanche parte. Così siamo noi: abbiamo un corpo che ci chiede di dormire per ritornare attivo; abbiamo un cervello che ci chiede di essere allenato per dare sempre di più; ma, oltre ciò, abbiamo anche un’anima, una parte spirituale di noi, che chiede di essere elevata e riempita di senso. 

Questo senso lo troviamo solo nella preghiera, l’energia per essere più forti la troviamo nella preghiera, un amore da donare agli altri lo troviamo solo nella preghiera.

E poi, dopo aver fatto rifornimento? 

Basta, sostiamo con la macchina dal benzinaio e stiamo lì. 

Ha senso? Tu lo faresti? O forse non partiresti per un viaggio, felice di avere il pieno di carburante?

E infatti Gesù fa così con noi: ci spinge ad uscire, a metterci in viaggio, come disse ai suoi discepoli, dopo la Risurrezione.

Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. (Vangelo secondo Marco, cap. 16)

Ti avevo promesso che quest’ultima orazione sarebbe stata una bomba, no? 

Bene, sei pronta? 

Allora, iniziamo col botto!

S. Josemaria, all’inizio del suo libro, Cammino, scrive queste parole di fuoco:

Che la tua vita non sia una vita sterile. —Sii utile. —Lascia traccia. —Illumina con la fiamma della tua fede e del tuo amore.

Cancella, con la tua vita d’apostolo, l’impronta viscida e sudicia che i seminatori impuri dell’odio hanno lasciato. —E incendia tutti i cammini della terra con il fuoco di Cristo che porti nel cuore. (Cammino, 1)

Rileggi almeno 2 volte questa bomba! E lasciati toccare il cuore dal tuo Dio. 

Ideali, fede, amore, apostolo, incendiare. 

Cosa sogna Gesù per te? Cosa ti chiede qui, oggi? E domani, dove ti porterà? Cosa senti che vuole fare con te

Qual è il tuo sogno?

Non volare come le galline quando puoi elevarti come le aquile. (Cammino, 7)

Prova a parlarne col tuo Gesù: Lui ti aiuterà a trovare le risposte. 

Continuo con le parole bellissime e forti di S. Josemaria che ci terrà compagnia in questa orazione e ti guiderà nel tuo dialogo con Gesù:

È necessario che tu sia “uomo di Dio”, uomo di vita interiore, uomo di preghiera e di sacrificio. —

Il tuo apostolato dev’essere un traboccare della tua vita “al di dentro”. (Cammino, 961)

E senti ora cosa dice delle feste!! 

Urge ricristianizzare le feste e i costumi popolari. —Urge evitare che gli spettacoli pubblici si trovino in questa alternativa: o insulsi o pagani.

Chiedi al Signore che vi sia chi s’impegni in questo lavoro urgente che possiamo chiamare “apostolato del divertimento”. (Cammino, 975)

Non vuoi diventare “l’apostolo del divertimento”? L’apostolo delle feste? Quanto bene faresti!

Ma cosa vuol dire essere apostolo delle feste? Non vorrà mica dire fare l’ammazza balotta (cioè, essere quella che raffredda il clima della festa)??” mi chiederai.

Al contrario, significa essere la te stessa migliore! Significa divertirti, avendo a cuore che si divertano anche gli altri. E che si divertano in modo sano e bello.

È più forte la donna dell’uomo, e più fedele nell’ora del dolore. —Maria Maddalena e Maria di Cleofa e Salomé!

Con un gruppo di donne coraggiose, come queste, ben unite alla Vergine Addolorata, che lavoro di anime si farebbe nel mondo! (Cammino, 982)

Ma, in pratica, cosa devo fare per fare apostolato?” ti starai domandando.

Devi portare una grande croce sul petto? Devi parlare solo di Dio?

Niente affatto. 

Probabilmente se tu facessi così scapperebbero tutti. 

Una volta, un sacerdote mi disse: “Devi solo voler bene”.

Voler bene alle tue amiche, ai tuoi amici, vuol dire essere veramente loro amica, nel suo più alto significato: avere a cuore ciascuno di loro, come se fosse l’unico. Significa conoscerlo bene, sforzarti per conoscerlo ancora di più, interessarsi delle sue preoccupazioni, avere a cuore quello che a lui sta a cuore.  

Quando ti parlo di «apostolato di amicizia», intendo l’amicizia «personale», abnegata, sincera: a tu per tu, da cuore a cuore. (Solco, 191)

E ora leggi il brano che segue, mettendo, al posto di “lavoro” e “colleghi”, “scuola” e “compagni”.

Comportati come se da te, ed esclusivamente da te, dipendesse l’ambiente del luogo in cui lavori: ambiente di laboriosità, di allegria, di presenza di Dio, di visione soprannaturale.

— Non capisco la tua abulia (pigrizia). Se t’imbatti in un gruppo di colleghi un po’ difficili — che forse sono divenuti difficili per la tua trascuratezza —, te ne disinteressi, ti sottrai al carico, e pensi che sono un peso morto, una zavorra in contrasto con le tue ambizioni apostoliche, che non ti capiranno…

— Come vuoi che ti ascoltino se, oltre a volergli bene e a servirli con la tua orazione e la tua mortificazione, non gli parli?…

— Quante sorprese avrai il giorno in cui ti deciderai a seguirne uno, e poi un altro e ancora un altro! Inoltre, se non cambi, a buon diritto potranno esclamare, segnandoti a dito: «Hominem non habeo!» — non ho chi mi aiuti! (Solco, 954)

Come compiremo tale apostolato? Innanzitutto con l’esempio, vivendo in armonia con la Volontà del Padre, come Gesù ce l’ha rivelata, con la sua vita, coi suoi insegnamenti. È vera fede quella che non tollera che le azioni siano in contrasto con ciò che si afferma a parole. Esaminando la nostra condotta personale, potremo misurare l’autenticità della nostra fede. Non siamo sinceramente credenti se non ci sforziamo di tradurre in realtà ciò che confessiamo con le labbra. (Amici di Dio, 268)

Esempio e coerenza nelle tue giornate cosa vuol dire? Forse alle volte vorrà dire morderti la lingua e, al posto di una cattiveria su una ragazza, sforzarti di dire un pregio o una parola buona su di lei. 

Insomma, la sfida è grande: essere amica vera, reale e leale, sincera e di cuore, delle tue amiche e amici. Grazie alla tua amicizia, incontreranno Gesù che passa loro accanto in te. 

Ora pensa ad almeno 3 amiche di cui vorresti essere più amica. Parlane con Gesù e chiedi a Lui cosa puoi fare di più per loro. 

E ricorda: l’obiettivo di Gesù, il suo sogno su di te è vederti felice, piena di amiche vere che porterai a Lui! E ha bisogno di te!

E’ venuto il momento di finire i nostri 10 minuti di orazione. 

Quelli che ti ho dato sono solo spunti, ma spero ti siano un po’ serviti. 

Riguarda il tuo quadernino con gli appunti che hai preso. 

E ora, saluta Gesù, dandoGli appuntamento a…domani! Se sei riuscita a fare orazione tutti i giorni per 7 giorni, allora vorrà dire che non avrai problemi a continuare con il tuo appuntamento con Gesù.  

Ci vediamo domani, Gesù, non mancherò! Lui sarà lì ad aspettarti.

Ora finisci la tua orazione con la preghiera finale:

Ti ringrazio, mio Dio, dei buoni propositi, affetti e ispirazioni che mi hai comunicato in questa orazione. Ti chiedo aiuto per metterli in pratica. Madre mia immacolata, San Giuseppe, padre e signore mio, Angelo mio Custode, intercedete per me.

Allora? Come sono andati questi giorni? 

Sono sicura che ti sentirai più piena e carica!! Quindi, fuori! Porta questa carica a quanti più amici puoi!!

Io ti saluto e… faccio il tifo per te! Che tu possa conoscere e amare sempre più il tuo Gesù!

Sono stata contenta di fare questo viaggio con te, questa settimana.

Continuo ad accompagnarti con la preghiera. Caterina